Facebook, un algoritmo dichiara guerra alle notizie-bufala

Faccialibro è come un mercato immenso e affollatissimo. Sono tanti gli utenti corretti che pubblicano contenuti di qualità, ma ancor di più quelli che, per spingerne altri di bassa qualità, “urlano” sguaiatamente, senza farsi scrupoli particolari. Un esempio su tutti, le news sensazionalistiche, catastrofiste se non addirittura apocalittiche rese virali dalla condivisione a valanga sul social network. Così, le nostre bacheche e il Web si riempiono di spazzatura virtuale. In molti avvertivano ormai da un po’ il bisogno di “far pulizia”, e il nuovo algoritmo di Fb sembra andare in questa direzione. Da qualche settimana è infatti possibile segnalare i link inattendibili pubblicati da amici e pagine. Quelli che ne riceveranno di più saranno contrassegnati con la frase: «molte persone su Facebook hanno segnalato che questa storia contiene informazioni false». Inoltre saranno penalizzati in termini di rilevanza e diffusione.
Ma come si è arrivati a questa decisione? Da circa tre anni Facebook ha drasticamente abbassato la portata organica delle pagine, che quindi vengono visualizzate molte meno volte dagli utenti. Alcuni editor hanno quindi tentato di “aggirare” l’ostacolo scegliendo la via più veloce e comoda per raccattare impressions e fan. Hanno perciò cominciato a inondare il social network  con post “strillati”, che, ricevendo moltissimi clic, venivano premiati in termini di  popolarità grazie all’algoritmo del news feed
Non resta quindi che verificare quale sarà l’effetto del nuovo algoritmo sulle nostre bacheche.  Metterle a “dieta” sarà sufficiente a migliorarne la salute?
 
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